ISS

Porto San Giorgio: domani 21 ottobre gli studenti della Nardi passeggeranno per le stelle grazie a una radio. A rispondere alle loro domande ci sarà l’astronauta italiano Paolo Nespoli

Questa rappresenta “un’esperienza straordinaria – come ha detto il sindaco Nicola Loira – per gli studenti della scuola Nardi che vi parteciperanno. E’ anche la dimostrazione dello spessore del gruppo di volontari della protezione civile e di come i loro interventi riguardino aspetti sociali ma anche culturali.”
Presentata stamani in rassegna stampa al Comune di Porto San Giorgio, allaa presenza del sindaco Nicola Loira, del responsabile del progetto Renzo Ciarpella, del coordinatore della Protezione civile Luciano Pazzi e del segretario dell’associazione radioamatori Giorgio Matteucci.


Gli aspetti principali del collegamento sono stati illustrati dal fermano Ciarpella, che ha spiegato come il collegamento via radio avverrà tramite un’antenna dalle dimensioni e capacità straordinarie, piazzata sul tetto della pick-pesca (Porto “Marina” di Porto San Giorgio) che consentirà il contatto per quella decina di minuti che la base spaziale internazionale ISS compirà l’orbita a noi corrispondente. Cosa vuol dire?

Vuol dire che in una decina di minuti, scarsi, la base spaziale che viaggia a una velocità di 28mila km/h, attraverserà lo spazio corrispondente dallo Stretto di Gibilterra all’Europa dell’Est, passando per Spagna, Francia, Germania e poi via fino alla Russia. Se il collegamento sarà nuovamente possibile dopo circa un’ora e mezzo, vuol dire che la navicella avrà compiuto un giro completo del globo terraqueo.

In quell’arco di tempo, seppur limitato, gli studenti della classe delle medie dell’Istituto Comprensivo Nardi di Porto San Giorgio potranno porre domande all’astronauta italiano Paolo Nespoli, in contemporanea e in alternanza all’Istituto Comprensivo Michelangelo Buonarroti di Massa Marittima in provincia di Orvieto. Ogni scuola avrà a disposizione dieci domande, preparate sia in italiano che in inglese, nel caso in cui la Nasa decidesse di dare incarichi dell’ultimo minuto a Nespoli e quindi far intervenire un suo collega.

La base infatti si ricorda è internazionale e ospita un equipaggio di sei elementi per volta. La International Space Station gira da oltre vent’anni intorno al pianeta Terra, ospita astronauti per un periodi di sei mesi ciascuno, come nel caso di Nespoli ed è luogo per studi e esperimenti riguardanti ogni aspetto della vita a gravità zero. Il contributo italiano alla stazione è altissimo e la base ospitò anche tra 2014 e 2015 l’altro orgoglio astronautico italiano, Samantha Cristoforetti.

“L’associazione radioamatori – ricorda Matteucci – vuole sensibilizzare su come la radio sia uno strumento immortale. Anche in un’epoca così iper tecnologizzata, la radio continua a essere uno strumento immortale, capace di collegare persone non solo in tutto il mondo, ma anche attraverso lo spazio.”

Porto San Giorgio, 100 studenti nello spazio con Nespoli

Porto San Giorgio, 22 ottobre 2017 – “Ci rivediamo alla seconda orbita” è l’annuncio, che, dato ieri mattina dall’astronauta Paolo Nespoli al termine dei 10 minuti di collegamento dallo spazio avvenuto al Pic pesca, ha raccolto lo scrosciante applauso dei circa 100 studenti presenti. Entusiasti del fatto che il collegamento sarebbe proseguito dopo un’ora e mezza, il tempo necessario alla stazione spaziale di riaffacciarsi dopo aver completare il giro della terra. Ed è ciò che si è verificato. Al Pic pesca sono intervenuti gli alunni di due classi della media Nardi e due del liceo scientifico di Fermo. I ragazzi sono arrivati con largo anticipo, ansiosi di assistere ad un evento certamente straordinario. L’eccitazione traspariva dai loro volti.

Alle 11,31 precise, come stabilito, la stazione spaziale si è collegata e l’astronauta è apparso sullo schermo pronto a rispondere alle domande dei ragazzi che, in sua attesa, le avevano preparate e provate al microfono. Affascinati da quell’uomo che mentre parlava con loro viaggiava a 28.000 chilometri orari al secondo ad una distanza di 450 chilometri dalla terra in un luogo indefinito chiamato spazio. Le domande sono state le più disparate e hanno riguardato in particolare le azioni della quotidianità per un astronauta, ad esempio il mangiare, il lavarsi, il mantenersi in forma.

“Qui non possiamo cucinare – ha detto Nespoli – ma io posso gustare lo stesso il mio piatto preferito che sono le lasagne preconfezionate. Per mantenerci in forma abbiamo delle macchine per l’esercizio fisico, come tapis roulant, cyclette e una per il sollevamento pesi pur in condizione di bassa gravità”. Dalla stazione orbitante ha riferito che si vede un’Italia bella, immersa nel blu del Mediterraneo, bella e fortunata come posizione geografica. Ma si vedono anche i tifoni, uno “terribile” ieri mattina stessa sopra il Giappone. Lui è laureato in ingegneria, altri colleghi lo sono in materie diverse ma sempre di carattere tecnico. “Non abbiamo ancora avvocati e filosofi”, ha chiosato con un pizzico di ironia. Andare su Marte? Secondo lui è “una buona idea, ma non per conquistarlo bensì per conoscerlo”.

Al contatto con la stazione spaziale hanno collaborato il Comune e il gruppo comunale della protezione civile e si è reso possibile grazie ai radioamatori che l’hanno curato da un punto di vista tecnico e all’agenzia spaziale Ariss tramite la quale si è avuto il benestare della Nasa.